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27 SETTEMBRE 2022 | EDU

PHYGITAL EDITION


Evolution EDU è un percorso pensato per le aziende che non aspettano il cambiamento ma fanno di tutto per attuarlo.

Innovare nel modo in cui apprendono le persone è tutt’altro che banale.
Le competenze ci rendono sempre più consapevoli e responsabili. Il ruolo della formazione si rivela quindi vitale per traghettare il business nella giusta direzione, visto che l’apprendimento può avvenire anytime, anywhere. New way of learning, new competences, new workplaces saranno i temi al centro del ciclo di incontri di Evolution EDU.

Let's talk about #INNOVATION

Qual è l'idea di innovazione
che influenza il tuo ruolo?


  • Nicola Rossi: <<se non ci si innova, un’azienda rischia di scomparire. L’innovazione è un elemento fondamentale per la sopravvivenza di una società.>>
  • René Tonelli: <<“formare” significa “dare forma”, costruire attorno alle capacità e ai talenti delle persone un percorso di sviluppo e di crescita, e le aziende devono creare l’ambiente adatto perché questo accada. Così la formazione diventa proattiva.>>
  • Oliver Albrecht: <<spesso si percepisce l’innovazione tecnologia come qualcosa di minaccioso ma invece può supportare l’essere umano, specialmente nell’ambito della formazione, senza sostituirsi ad esso.>>
  • Marisa Muzio: <<quando parliamo di innovazione, parliamo di un immaginario, di qualcosa che le persone cercano di realizzare ma per cui non hanno gli strumenti giusti. Attraverso la tecnologia e la continua sfida, però, si può fare innovazione anche in modi diversi rispetto a quelli che si era immaginato all’inizio.>>
  • Domenico Santoro: <<l’innovazione è qualcosa di semplice che riesce a cambiare le cose perché risponde ad un fabbisogno in modo sostenibile e così si afferma nel tempo.>>
  • Federica Leotta: <<per me innovazione è prendere spunto da altri mondi, cooperare con mondi anche molto diversi dal nostro, senza pensare che questo non ci riguarda.>>

MANTENERE IL MINDSET DA STARTUP MENTRE SI CRESCE È LA CHIAVE DELL'INNOVAZIONE

Nicola Rossi
Head of Innovation
ENEL GREEN POWER AND THERMAL GENERATION


<< Oggi l’innovazione ha come requisito fondamentale la velocità: è importante reagire nel modo giusto ma anche nei tempi giusti. La sfida dell’innovazione è talmente complessa e veloce che deve necessariamente richiedere un approccio aperto ed ecosistemico. La contaminazione è parte di questo approccio, per imparare da settori diversi cosa si produce ma soprattutto come lo si fa, in modo da poter vincere le sfide che ci troviamo davanti.

Ogni innovazione, poi, deve partire da una motivazione, che nel nostro caso è la sostenibilità ambientale, economica ma anche sociale. Vogliamo creare valore nell’azienda e attraverso l’azienda per la società, e per farlo abbiamo bisogno di obiettivi misurabili nel medio e lungo termine.

Per riuscire in tutto questo, bisogna avere un mindset aperto che punta alla creatività ma anche al divertimento: l’innovazione avviene in ambienti in cui le persone si divertono a lavorare. È anche necessario essere simple, smart and fast.>>

PUNTARE SU MODELLI DI FORMAZIONE INTEGRATI E CONTAMINATI FIT FOR THE FUTURE

René Tonelli
Head of Global Cultural Evolution -
People and Organization
ENEL GROUP


<<Il modello di formazione che le aziende richiedono è in continua trasformazione e alla base c’è un concetto di responsabilizzazione. Il vero obiettivo nell’evoluzione culturale è costruire una modalità di formazione che sia proattiva e tailor made, dove si va a costruire attorno alla persona un percorso di crescita, in base ai suoi talenti e capacità. Se si vuole davvero cambiare dobbiamo stare al passo con quello che il contesto richiede, anche perché i bisogni individuali devono essere in armonia con quelli organizzativi.

Per fare questo, è necessario un cambiamento del modello manageriale. Siamo abituati ad avere qualcuno che guida e dirige unilateralmente, secondo un codice paterno, mentre ci dovrebbe essere contaminazione con un codice materno, che si basa sull’attenzione e l’ascolto, con la persona e la sua unicità al centro. Armonizzando tutto ciò con le necessità del contesto, si costruisce un modello di leadership in cui le persone evolvono insieme ai bisogni organizzativi. L’ascolto alla base della cultura manageriale è un concetto banale ma che spesso manca.

Nella formazione, è necessario recuperare il potenziale della presenza proprio dal punto di vista relazionale e di empatia, con la contaminazione del digitale, secondo un nuovo modello ibrido.>>

LA PAROLA AL TECHNICAL PARTNER

I NUOVI PARADIGMI DELLA FORMAZIONE DEL FUTURO: VERSO UN APPRENDIMENTO ECOSISTEMICO, IMMERSIVO, ESPERIENZIALE

Oliver Albrecht
Vice President and Managing Director
SPEEXX


<<Nella formazione, dobbiamo guardare sempre di più alla user experience, quello che l’utente sperimenta ed apprezza di una piattaforma. Ciò che crea coinvolgimento diventa centrale e quando c’è innovazione l’attenzione e la partecipazione aumentano.

L’attenzione, però, non è sinonimo di apprendimento. Dobbiamo fare attenzione a non fare un confronto con i social, dato che non siamo qui per divertire ma per portare i dipendenti a raggiungere un obiettivo, che deve essere percepito come necessario per il proprio sviluppo come persona.

Molte piattaforme per l’apprendimento sono standardizzate e poco coinvolgenti, con la formazione che diventa un alibi. Nel momento in cui si inseriscono elementi di collaborazione, allora la situazione cambia. Le aziende devono anche saper ascoltare gli individui e, nel momento in cui i responsabili di formazione sono coinvolti nella scelta, nell’erogazione e nella comunicazione dei corsi, si hanno risultati in termini di partecipazione.

L’intelligenza artificiale può aiutare tantissimo a creare percorsi su misura, analizzando i dati degli utenti, i loro interessi e necessità, indicando le lacune e come intervenire ma, in ogni caso, non si sostituirà mai al fattore umano.>>

LA VERA INNOVAZIONE: COINVOLGIMENTO E AUTONOMIA DELLA PERSONA CHE APPRENDE NELLA SCELTA DEL PERCORSO FORMATIVO

Marisa Muzio
Head of People Strategy and Learning
HUMANITAS


<<Per noi è centrale che la persona si responsabilizzi nei confronti della formazione che deve fare, non si ha più un catalogo ma una guida formativa che permettere di scegliere la formazione che si vuole in base ai propri bisogni. Le persone devono essere interessate ed è quindi fondamentale che ci sia una scelta autonoma nel momento in cui si sente il bisogno.

Qualche anno fa abbiamo implementato un processo di cambiamento che ha portato all’identificazione delle competenze di base che tutte le nostre persone devono avere, anche secondo ciò di cui c’era bisogno. Vogliamo che esse crescano nella loro formazione ma diamo loro la possibilità di scegliere. Le stiamo abilitando ad un contesto in cui le competenze sono quelle chiave per l’organizzazione, con cui ci deve essere un allineamento.

Immagino che l’efficacia della formazione vada nella direzione in cui si ha uno strumento tecnologico che permette alla persona di esercitarsi a gestire la propria risposta mettendola in pratica in un ambiente safe.>>

LA FORMAZIONE DEL FUTURO TRA BEST AND EMERGENT PRACTICE

Domenico Santoro
HR Director
AIR LIQUIDE


<<Per fare spazio al nuovo, la formazione deve rinunciare ad essere stabilita in modo esclusivo ed univoco dal management, in modo funzionale al business. È importante tenere conto di ciò di cui il collaboratore ha bisogno, rendendo le persone responsabili della propria formazione ed ottenere engagement. Per farlo, è necessario condividere valori.

È fondamentale anche agire sulla gestione del cambiamento e l’attivazione dei comportamenti. La volontà di stare al passo con i tempi e voler performare dovrebbe portare in modo naturale a volersi migliorare e si farà formazione solo nel momento in cui si sarà capito che così si otterranno dei vantaggi da sfruttare nel corso della propria carriera.

Per riuscire, è necessario sviluppare delle competenze manageriali di engagement. Tutto ciò che è tecnico lo si può sviluppare con degli strumenti, ma il coinvolgimento e l’ascolto sono da trovare. >>

EXTERNAL INSIGHT

L'APPRENDIMENTO CONDIVISO PER UN FUTURO CHE CI VUOLE PENSANTI E NON SOLO SAPIENTI

Federica Leotta
Head of Education and Employer Branding WESCHOOL


<<Vedo il futuro della formazione come una rete, in cui ogni nodo è una persona e ogni persona condivide conoscenza e la acquisisce. Perché questo accada devo avere autonomia e consapevolezza delle cose che so e che non so, grazie ad un approccio di cura e attenzione. Il mindset deve essere orientato alla condivisione e alla voglia di raggiungere un obiettivo comune, consapevole di avere bisogno degli altri e ispirato dai propri leader a farlo.

I soggetti che più hanno bisogno di imparare sono i leader, perché ci sia un ambiente in cui la vulnerabilità sia presente ed incoraggiata, e i docenti, che non sono più detentori di conoscenza da trasmettere ma delle guide, che fanno capire dove si può migliorare e rendono autonomi nel decidere che cosa fare della propria conoscenza.

Un altro aspetto riguarda capire la qualità dei contenuti offerti dalla rete: in questo caso vedo i docenti diventare dei moderatori di questo passaggio di informazioni, ma anche delle persone diventare expert, che per meriti accademici e sul campo insegnano qualcosa, se riconosciuti e messi nelle condizioni di poterlo fare.

Nel futuro, l’apprendimento sarà divertente, ma tutto deve partire da qualcosa che è stato creato su misura per me, perché ognuno è diverso, senza prescindere da chi ho attorno, perché imparo con gli altri e dagli altri. Bisogna anche tenere conto dell’ambiente da cui si è circondati, poiché l’apprendimento non ha confini e ha una dimensione ampia, sociale.>>

WORKSHOP digitale
INNOVATION BOOST

SHARING THOUGHTS
Obiettivo: nella prima parte della room online del workshop, apriamo uno spazio per la condivisione libera delle riflessioni fatte durante l’ispirazione degli speech della plenaria

IDEA GENERATION Obiettivo: generare proposte per mettere in pratica gli spunti raccolti dagli speech nelle organizzazioni d’appartenenza
HOW, NOW, WOW!
Obiettivo: prioritizzare le proposte generate nella parte precedente attraverso una matrice che incrocia importanza e fattibilità



WORKSHOP fisico
MANIFESTO


Obiettivo:
i relatori lavorano alla stesura del manifesto della giornata, raccogliendo insight principali e proposte innovative



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