Layer 1

16 FEBBRAIO 2023 | TECH

PHYGITAL EDITION

L’innovazione è una condizione fondamentale per continuare a esistere. Semplifica per agevolare i processi, favorendo la centralità dell’uomo, che deve sentirsi sempre a proprio agio. Per promuoverla c’è bisogno di una cultura condivisa, aperta e flessibile, di velocità, per reagire nel modo giusto e nei tempi giusti, e di contaminazione, per imparare da settori diversi cosa si produce ma soprattutto come lo si fa, per poter vincere le sfide del prossimo futuro.

Delineare nuovi ecosistemi, confini ibridi, puntando a una cultura flessibile e sempre pronta al cambiamento: tutto questo è Evolution Tech

Let's talk about #INNOVATION


LA PAROLA ALLO SPECIAL GUEST SPEAKER

DATA ANALYTICS PER AZIENDE PIÙ EMPATICHE, INNOVATIVE E SOSTENIBILI

Massimo Gennarelli
Co-founder e Senior Partner
FUTUREBERRY


<< I Data Analytics in ambito HR non hanno più l’intento di misurare la performance delle persone, ma di permettere alle aziende di potenziare la fase di ascolto. Non è possibile, infatti, essere empatici organizzativamente se non si mettono al centro le persone. Le aziende stanno iniziando a comprendere è che la vera svolta è di natura culturale, questo vuol dire che stiamo richiedendo alle nostre persone: engagement, mindset, assunzione di responsabilità e allo stesso tempo imprenditorialità. Per far sì che questi passaggi siano attuabili bisogna mettere le persone al centro.

L’obiettivo delle aziende deve essere lavorare sulla employee experience e capire quello che accade nella vita del dipendente all’interno dell’azienda. In questo l’evoluzione che stanno avendo i Data Analytics è verso quella che viene chiamata la “organizational network analysis”, questo è quello che intendiamo quando parliamo di empatia, cerchiamo di capire quei flussi informativi che si generano verso l’interno dell'organizzazione ma anche verso l’esterno, quali sono gli elementi che stanno permettendo all’azienda di trasformarsi. In questo gli HR hanno un ruolo fondamentale perché la capacità di leggere questo tipo di informazioni permette di fare fiorire al meglio i talenti all’interno dell’organizzazione. >>

L’INNOVAZIONE PARTE DALLE PERSONE: IL MODELLO OPEN INNOVATION DI A2A

Patrick Oungre
Group Head of Innovation and CVC
A2A


<< a2a è un’azienda che sta iniziando ad indirizzare delle sfide che guardano al futuro, ad esempio col tema della decarbonizzazione, e, negli anni, la nostra struttura ha ricoperto ruolo sempre più importante. La nostra funzione ha proprio il compito di aiutare le altre aree aziendali, dato che operiamo trasversalmente a tutte le BU del gruppo, al cambiamento; siamo un po’ l’abilitatore che prende per mano i colleghi e gli fa capire che ci sono delle modalità alternative per fare le cose, a volte più rischiose a volte meno.

Il bello del mio lavoro è riuscire a contaminare l'azienda con l'innovazione che proviene anche da realtà esterne, che, come un virus, una volta che colpisce influenza in tutte le sue aree.

Un altro aspetto positivo che deriva dalla contaminazione aziendale di queste realtà esterne è che ci aiutano a ragionare sui nostri obiettivi futuri, andando anche a creare know-how. Bisogna ridurre gli schemi organizzativi che non permettono gli scambi di conoscenze, un esempio è la nostra call for ideas, che permette a tutti di essere parte del cambiamento all’interno dell’organizzazione.>>

L’INNOVAZIONE PARTE DALLE PERSONE: IL MODELLO OPEN INNOVATION DI A2A

Mauro Ghilardi
Direttore People & Transformation
A2A


<< Noi siamo un azienda che si è sempre basata sull’execution e la minimizzazione del rischio, fattori che non vanno sempre d’accordo con l’innovazione, che invece spesso vuol dire sbagliare.

Dobbiamo trovare il giusto mix tra essere un’azienda che ha dei processi e procedure che garantiscono un’execution perfetta e dall’altra che guarda alla sperimentazione e alla cultura.

Abbiamo sempre avuto una forte capacità nella realizzazione dei progetti, di etica e di gestione del cliente ma non avevamo una visione, una capacità di guardare lontano ed innovare. Mancava infatti nel nostro modello di competenze qualcosa che aiutasse l’innovazione, non solo per i leader ma a tutti i livelli, e l’abbiamo trovato nel concetto di "essere agili e innovatori".

L’abbiamo declinato in 4 aspetti: guardare fuori, guardare dentro con spirito critico, essere aperti quindi a cambiare ed essere dei semplificatori.>>

LA PAROLA AL PARTNER TECNICO

POSSONO I PEOPLE ANALYTICS ESSERE UN FATTORE STRATEGICO PER IL FUTURO DELL’HR?

Loretta Chiusoli
HR & Organization Corporate Director
CRIF


<< I Data Analytics sono strategici perché permettono di scoprire degli insights che consentono all’HR di stare al passo con il business e parlare un linguaggio meno interno, aiutano infatti l'HR ad essere veloce ed operativi per quel che riguarda i processi.

Tutte le aziende hanno budget crescete sui dati e i people anlytics.
Noi partendo dai dati stiamo ripensando a tutti i nostri processi aziendali ed HR; utilizziamo dei tool che ci permettono di raccogliere i dati in maniera trasversale durante tutti i processi, così da implementare un modello delle competenze data driven. Così da essere anche proattivi nel modo in cui coinvolgiamo la popolazione aziendale anche perché il modello hybride working ha aumentato la quantità di dati che le aziende hanno rispetto ai loro dipendenti.

Adesso molte aziende stanno iniziando ad usare i people analytics ed il nostro consiglio è di darsi degli obiettivi anche a breve termini ma aver sempre chiara una roadmap, automatizzare i flussi per arricchire gli HRIS. Tutto questo si può fare avendo le competenze giuste e avvalendosi anche delle figure specializzate.>>

L’IMMAGINAZIONE ED IL SUO IMPATTO SUI DATI

Clelia Brandonisio
HR Director
THE WALT DISNEY COMPANY


<<Sono stati anni di moltissima trasformazione per Disney che dai proiettori è arrivata alla gestione dello streaming service con Disney Plus. Disney è considerata delle più grandi "cultural factory" a livello mondiale, questo è fortemente "ingaggiante" per le persone ma allo stesso tempo è indicativo di quanto possa avere un impatto sulla società, e di quanto sappia leggerla e infine trasformarsi di conseguenza. È come una macchina, in continua trasformazione ed evoluzione che sono strettamente collegate al DNA dell’organizzazione che nel nostro caso è l’immaginazione e la creatività che facilitano la capacità di evolversi costantemente.

Con lo streaming, Disney ha dato prova di essere in grado di cogliere un’evoluzione del mercato e di cavalcarla. Inoltre, è l’area che ha portato un’attenzione al dato, perché, oltre alla creatività, è importante saper leggere e utilizzare la quantità di dati a cui si ha accesso.>>

CHIEF INNOVATION OFFICER: IL CATALIZZATORE DELL’INNOVAZIONE NELL’ORGANIZZAZIONE

Michelangelo Ceresani
VP of Human Resources & Organization Italy CAPGEMINI


<<In Capgemini l’innovazione è un po’ il cuore di quello che facciamo, considerando la figura del Chief Innovation Officer a seguito di una ricerca condotta dai colleghi del Management Lab di Capgemini, si è sottolineato come il profilo di questo ruolo si è man mano spostato dalla gestione del funnel dell’innovazione, che comunque ancora permane, ad essere il “mobilitatore” dell’innovazione, questa evoluzione è legata anche all’evoluzione del mercato e le risposte che le aziende devono dare al cambiamento.

Oggi la sfida è legata ad obiettivi nel lungo periodo e a parametri ESG, quindi di sostenibilità ambientale e sociale e della governance aziendale. Di conseguenza il Chief Innovation Officier è colui che insieme all’HR ridisegna la people experience che è un tema centrale per tutte le agende people oltre che aiutare a ridisegnare anche altre funzioni aziendali.

Il rischio è nel segregare l'innovazione del Chief Innovation Officer, mentre per un'innovazione complessiva bisogna distribuire questa funzione all'interno delle diverse aree aziendali.>>

WORKSHOP digitale
INNOVATION BOOST

SHARING THOUGHTS
Obiettivo: nella prima parte della room online del workshop, apriamo uno spazio per la condivisione libera delle riflessioni fatte durante l’ispirazione degli speech della plenaria

IDEA GENERATION Obiettivo: generare proposte per mettere in pratica gli spunti raccolti dagli speech nelle organizzazioni d’appartenenza
HOW, NOW, WOW!
Obiettivo: prioritizzare le proposte generate nella parte precedente attraverso una matrice che incrocia importanza e fattibilità



WORKSHOP fisico
MANIFESTO


Obiettivo:
i relatori lavorano alla stesura del manifesto della giornata, raccogliendo insight principali e proposte innovative



WHAT'S NEXT?

Non perdere i prossimi appuntamenti
EVOLUTION TECH
18 MAGGIO
REGISTRATI QUI