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18 MAGGIO 2023 | TECH

PHYGITAL EDITION

L’innovazione è una condizione fondamentale per continuare a esistere. Semplifica per agevolare i processi, favorendo la centralità dell’uomo, che deve sentirsi sempre a proprio agio. Per promuoverla c’è bisogno di una cultura condivisa, aperta e flessibile, di velocità, per reagire nel modo giusto e nei tempi giusti, e di contaminazione, per imparare da settori diversi cosa si produce ma soprattutto come lo si fa, per poter vincere le sfide del prossimo futuro.

Delineare nuovi ecosistemi, confini ibridi, puntando a una cultura flessibile e sempre pronta al cambiamento: tutto questo è Evolution Tech

Let's talk about #INNOVATION



INNOVAZIONE COME APPROCCIO COLLETTIVO AL CAMBIAMENTO

Alberto di Lorenzo
Digital Transformation Coordinator Q8


<< All’interno dell’azienda ci sono diversi ruoli e competenze, altamente diversificati e con culture diverse che possono essere rappresentati come dipartimenti verticali, mentre i nostri prodotti hanno una natura trasversale e mettono in moto dei processi che toccano tutti.

Per innovare quindi, non è possibile non considerare tutti gli attori che sono coinvolti in un determinato processo, e in particolare la digital transformation non è un cambiamento solo tecnologico ma anche culturale, manageriale e organizzativo.

Prendiamo l’esempio dei dati, di per sé non hanno valore, ma se si creano le condizioni giuste si riesce ad estrarre un valore e del significato, ma va fatta cultura intorno al dato che va mantenuto, analizzato e spiegato.

Inoltre è comune associare ad un programma di digital transformation nuove modalità di lavoro come l’agile che non è di facile implementazione visto che stravolge il modo di lavorare delle risorse, mettendole in team con persone di background diversi e con una partecipazione al progetto dall’inizio alla fine. Questa metodologia ha aumentato i rapporti tra le persone creando link e cross fertilization e abbattendo i silos tra le diverse funzioni e andando ad adottare un linguaggio comune.>>

DISCIPLINARE LE TECNOLOGIE INTELLIGENTI PER LA TUTELA DEL DIPENDENTE

Fortunato Costantino
Human Resources & Legal &
Corporate Affairs Director
Q8


<< Sicuramente l’AI ha un potere enorme e rischia di essere pericolosa, ma questo rischio può essere mitigato con le giuste dinamiche di governo.

Attualmente stiamo vivendo quella che è la quarta rivoluzione industriale che sostituisce all’economia dei prodotti e dei servizi, quella dei dati dell’individuo e in cui c’è una fusione di tecnologie che determinano un annullamento dei confini tra fisico, biologico e digitale. Questo ci lascia intendere molti dei rischi dell’AI soprattutto quando si applicano ai processi HR in cui dobbiamo essere attenti alle conseguenze etiche e sociali.

Bisogna capire dove c’è un equilibrio tra l’utilizzo dell’AI e il rispetto di cardini del gestore HR (ovvero dignità, libertà e sicurezza del dipendente). Il dipendente non può essere solo un insieme di dati da utilizzare.

Oggi non possiamo dire che il management algoritmico sia in grado di gestire al meglio il dipendente perché anche il processo algoritmico è biased, un po’ come le persone.

Da quest’anno infatti, ci sarà un regolamentazione Europea dell’AI che richiederà alle aziende il monitoraggio del rischio che un processo completamente automatizzato possa danneggiare il lavoratore e sono previste delle sanzioni se questi obblighi venissero violati. Sarà obbligatorio che si sia sempre un’interfaccia uomo-macchina nei processi che fanno uso di algoritmo, perché ci deve essere l’intervento umano per correggere eventuali failure.

Per quanto riguarda i fattori positivi credo molto nel virtual continuum ovvero applicare al mondo HR delle realtà immersive che possono essere utili per superare delle limitazioni che possono derivare da alcuni handicap dei dipendenti, cosicché la tecnologia possa essere abilitante all’integrazione e inclusione.>>

LA PAROLA AL PARTNER TECNICO

DRIVER DIGITALI DELL’HR TRANSFORMATION: NOW WHAT?

Vincenzo De Giovanni
CEO
ALLOS | PART OF FIVEN


<< I Data Analytics sono strategici perché permettono di scoprire degli insights che consentono all’HR di stare al passo con il business e parlare un linguaggio meno interno, aiutano infatti l'HR ad essere veloce ed operativo per quel che riguarda i processi.

Tutte le aziende hanno budget crescete sui dati e i People Analytics.
Noi partendo dai dati stiamo ripensando a tutti i nostri processi aziendali ed HR; utilizziamo dei tool che ci permettono di raccogliere i dati in maniera trasversale durante tutti i processi, così da implementare un modello delle competenze data driven. Così da essere anche proattivi nel modo in cui coinvolgiamo la popolazione aziendale anche perché il modello hybride working ha aumentato la quantità di dati che le aziende hanno rispetto ai loro dipendenti.

Adesso molte aziende stanno iniziando ad usare i People Analytics ed il nostro consiglio è di darsi degli obiettivi anche a breve termine ma aver sempre chiara una roadmap, automatizzare i flussi per arricchire gli HRIS. Tutto questo si può fare avendo le competenze giuste e avvalendosi anche delle figure specializzate.>>

TRASPARENZA E ACCESSIBILITÀ A DISPOSIZIONE DELLA CREDIBILITÀ

Giuseppina Falcucci
Chief People Officer
LOTTOMATICA


<<L’innovazione deve partire da un cambiamento culturale e dall’endorsement trasversale perché parliamo di persone, processi e poi di tecnologia.

Il mondo della digital trasformation spesso parte dell’HR e dalla parte dei processi e penso che la tecnologia sia uno strumento determinate a supporto di analisi, studi e dati che raccolgono le persone che hanno a che fare con le persone.

Per noi la tecnologia non è solo analisi dati per prendere delle decisioni ma parliamo di employee experience, ovvero il motivo per il quale avviene questa trasformazione: dare alle persone accesso alle loro informazioni e dati.

Parlo di trasparenza perché, la tecnologia ci permette di fare molto ma trasforma anche la relazione tra le persone.

I giovani infatti, ci chiedono le informazioni velocemente e semplici, l’idea è di dare a questi ragazzi le informazioni che cercano e vogliono in maniera facile e accessibile.

La trasparenza al dato che le persone oggi pretendono, crea un rapporto di fiducia diverso, non basta più la fiducia e il rispetto tra persone. La trasparenza attraverso la tecnologia serve a creare questo nuovo rapporto di fiducia.

In questo, per quanto riguarda la realtà italiana abbiamo diverse velocità: quella aziendale e quella del legislatore. Purtroppo, le normative giuridiche non ci permettono sempre di rispondere velocemente come il giovane vorrebbe. Ci sono gli strumenti ma spesso complessi e sembra che le aziende vogliano creare degli ostacoli, mentre invece le aziende sono un bridge tra i giovani e i legislatori.>>

LA DIGITAL TRANSFORMATION E IL RUOLO DELL'HR E DELLA TECNOLOGIA

Giovanni Iacobelli
Head Digital Process & Systems TIM


<<Se parliamo di tecnologia dobbiamo riorganizzare le aziende e ripensare i processi ma ripensare soprattutto le competenze, tutti temi che riguardano l’HR quotidianamente e per questo ha un ruolo chiave nel cambiamento.

Se parliamo di innovazione si parte sempre dai processi e un’analisi organizzativa, dopo si sceglie una tecnologia scalabile e poi c’è un tema importante di change management, ovvero la parte di comunicazione e di ingaggio degli stakeholder. In questo la comunicazione è fondamentale anche per la parte di formazione e adoption di questi cambiamenti.

Come trend per le aziende tecnologiche, l’AI va tenuta sotto controllo, infatti molti degli investimenti si stanno spostando sull’AI invece che nel Metaverso, più utile negli ambienti di lavoro tecnici.

L’AI può supportare e già supporta i processi HR, ad esempio il dipartimento amministrazione del personale usa un chatbox intelligente per rispondere alle domande prima dove prima si apriva un ticket.

Ma la tecnologia deve sempre supportare, un processo potrebbe essere completamente digitalizzato ma non deve essere sostitutivo, potrebbe quindi esserlo per quei lavori ripetitivi a poco valore aggiunto, oltre al fatto che aiuta ad aumentare la personalizzazione dei feedback.>>

WORKSHOP digitale
INNOVATION BOOST

SHARING THOUGHTS
Obiettivo: nella prima parte della room online del workshop, apriamo uno spazio per la condivisione libera delle riflessioni fatte durante l’ispirazione degli speech della plenaria

IDEA GENERATION Obiettivo: generare proposte per mettere in pratica gli spunti raccolti dagli speech nelle organizzazioni d’appartenenza
HOW, NOW, WOW!
Obiettivo: prioritizzare le proposte generate nella parte precedente attraverso una matrice che incrocia importanza e fattibilità



WORKSHOP fisico
MANIFESTO


Obiettivo:
i relatori lavorano alla stesura del manifesto della giornata, raccogliendo insight principali
e proposte innovative



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